Il
giorno dopo la strega, dopo aver preparato ai ragazzi una sontuosa colazione,
si assentò per fare provviste. La spesa
le richiedeva tempo e impegno, il che era comprensibile, vista la sua
attenzione maniacale per la qualità dei cibi.
Kevin
decise di approfittare della sua assenza per divertirsi un po’. Voleva uscire
dalla sua gabbia, non tanto per un’esigenza di libertà, quanto per curiosare un
po’ in giro; c’erano tante cose più interessanti della playstation….
-
Ehi, secchione, studia
un po’ tu il modo per aprire…- era Kevin a parlare così, stuzzicando Paolo.
-
Assì? Secchione?
Aggiustati! Io…non sto poi così male qui. Lasciami in pace, sto leggendo.
-
Guardate, qui c’è
un’assicella che si solleva, non è fissata bene, non avete mica qualcosa… – disse
Alice.
-
Qualcosa per
sollevarla? Ecco qui, io avrei una biro…
-
Non è meglio
questo? – Kevin porse un coltellino a serramanico.
Paolo
era sempre più insofferente nei confronti di Kevin. Ma presto dimenticarono le
loro rivalità, presi dall’esplorazione della casa. Se ne andarono in giro di
stanza in stanza, scoprendo incredibili meraviglie…
Trovarono
una serie di scope di diversi modelli e dimensioni. Alambicchi e ampolle
contenenti liquidi colorati, con scritte incomprensibili. In cucina, nascosto dietro
una tenda a fiorellini, scovarono uno scaffale pieno zeppe di libri dalle
copertine marmorizzate macchiate e consumate e dalle pagine ingiallite.
-
Agnolotti, rabaton,
bagnetto…ma che strega è questa? Pensa solo a cucinare? – Kevin sembrava
deluso.
-
Guarda qui: formula
segreta per trasformare un gatto nero in un coniglio. A che serve mai
trasformare un gatto in un coniglio? -
Paolo osservava Belzebù, che nel frattempo aveva preso la rincorsa verso le
scale.
-
Ah ah ah… Sentite
questa… veleno per mele magiche: polvere di drago, uova di pipistrello, un
calzino non lavato da centocinquanta
anni almeno…
-
Ecco qui, sulla
copertina, il suo nome: Mafalda, strega anziana, depositaria dei grandi segreti
della magia nera…
-
Nata nel
1659? Sfuggita al rogo del 1674…
-
Esperta nella
cattura e lavorazione di bambini…
-
Lavorazione? Che
mai vorrà dire? Ohi ohi…
-
Grande strega e
grande cuoca, apprezzata nel mondo della stregoneria per i suoi sabba, a base
di agnolotti…
-
Mi sa che qui, se
riusciamo a non lasciarci la pelle, avremo di che divertirci. Ma per ora
rimettiamo tutto a posto, e controlliamo non restino troppe impronte nella
polvere. Ecco, basta soffiare… fffffff…
Nella
camera della strega trovarono abiti di
varie fogge, che sembravano vecchi, ma tanto vecchi, vecchi di secoli: da
nobildonna, da contadina, da istitutrice,
persino da fata.
E
in giro per la casa carte da gioco, bambole di pezza, cioccolato e biscotti in
quantità…Alla fine di una frettolosa perlustrazione se ne tornarono quatti
quatti nelle loro stanzette, cioè gabbiette, temendo di farsi scoprire dalla
strega, che poteva fare ritorno da un momento all’altro… Ripresero a giocare
con poco interesse alla playstation, pregustando i divertimenti che la casa
misteriosa riservava loro.
Alice
non si era fatta sentire sino a quel momento:
-
Paolo? E’ vero?
-
Cosa?
-
E proprio una
strega?
Bagnetto verde
Ingredienti:
Prezzemolo
Capperi
Acciughe
Uno spicchio d’aglio
Pane grattugiato
Olio d’oliva
Poco aceto (facoltativo)
Tritare gli ingredienti e
mescolare.
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