domenica 25 novembre 2012

Il secondo giorno




Il giorno dopo la strega, dopo aver preparato ai ragazzi una sontuosa colazione, si assentò per fare  provviste. La spesa le richiedeva tempo e impegno, il che era comprensibile, vista la sua attenzione maniacale per la qualità dei cibi.
Kevin decise di approfittare della sua assenza per divertirsi un po’. Voleva uscire dalla sua gabbia, non tanto per un’esigenza di libertà, quanto per curiosare un po’ in giro; c’erano tante cose più interessanti della playstation….
-         Ehi, secchione, studia un po’ tu il modo per aprire…- era Kevin a parlare così, stuzzicando Paolo.
-         Assì? Secchione? Aggiustati! Io…non sto poi così male qui. Lasciami in pace, sto leggendo.
-         Guardate, qui c’è un’assicella che si solleva, non è fissata bene, non avete mica qualcosa… – disse Alice.
-         Qualcosa per sollevarla? Ecco qui, io avrei una biro…
-         Non è meglio questo? – Kevin porse un coltellino a serramanico.
Paolo era sempre più insofferente nei confronti di Kevin. Ma presto dimenticarono le loro rivalità, presi dall’esplorazione della casa. Se ne andarono in giro di stanza in stanza, scoprendo incredibili meraviglie…
Trovarono una serie di scope di diversi modelli e dimensioni. Alambicchi e ampolle contenenti liquidi colorati, con scritte incomprensibili. In cucina, nascosto dietro una tenda a fiorellini, scovarono uno scaffale pieno zeppe di libri dalle copertine marmorizzate macchiate e consumate e dalle pagine ingiallite.
-         Agnolotti, rabaton, bagnetto…ma che strega è questa? Pensa solo a cucinare? – Kevin sembrava deluso.
-         Guarda qui: formula segreta per trasformare un gatto nero in un coniglio. A che serve mai trasformare  un gatto in un coniglio? - Paolo osservava Belzebù, che nel frattempo aveva preso la rincorsa verso le scale.
-         Ah ah ah… Sentite questa… veleno per mele magiche: polvere di drago, uova di pipistrello, un calzino  non lavato da centocinquanta anni almeno…
-         Ecco qui, sulla copertina, il suo nome: Mafalda, strega anziana, depositaria dei grandi segreti della magia nera…
-         Nata nel 1659?   Sfuggita al rogo del 1674…
-         Esperta nella cattura e lavorazione di bambini…
-         Lavorazione? Che mai vorrà dire? Ohi ohi…
-         Grande strega e grande cuoca, apprezzata nel mondo della stregoneria per i suoi sabba, a base di agnolotti…
-         Mi sa che qui, se riusciamo a non lasciarci la pelle, avremo di che divertirci. Ma per ora rimettiamo tutto a posto, e controlliamo non restino troppe impronte nella polvere. Ecco, basta soffiare… fffffff…
Nella camera  della strega trovarono abiti di varie fogge, che sembravano vecchi, ma tanto vecchi, vecchi di secoli: da nobildonna, da contadina, da istitutrice,  persino da fata.
E in giro per la casa carte da gioco, bambole di pezza, cioccolato e biscotti in quantità…Alla fine di una frettolosa perlustrazione se ne tornarono quatti quatti nelle loro stanzette, cioè gabbiette, temendo di farsi scoprire dalla strega, che poteva fare ritorno da un momento all’altro… Ripresero a giocare con poco interesse alla playstation, pregustando i divertimenti che la casa misteriosa  riservava loro.
Alice non si era fatta sentire sino a quel momento:
-         Paolo? E’ vero?
-         Cosa?
-         E proprio una strega?



Bagnetto verde

Ingredienti:
Prezzemolo
Capperi
Acciughe
Uno spicchio d’aglio
Pane grattugiato
Olio d’oliva
Poco aceto (facoltativo)
Tritare gli ingredienti e mescolare.

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