domenica 25 novembre 2012

La festa finisce


Alice aveva ascoltato con attenzione la storia dell’orco. Le sue palpebre stavano finalmente per chiudersi.
-         Ma… tu non sei diventato un topolino?
-         No, mi vedi. Ma la fiaba deve aver un lieto fine.
-         Ma non poteva avere un lieto fine… che tu facevi giocare la bambina, come stasera. E le facevi prendere la luna e le stelle, e facevi la giostra…
-         Forse, ma l’orco della fiaba è cattivo, non fa giocare i bambini.
-         Pensavo fossi tu.
-         No, non ero io - rispose serio l’omone. 
E così si addormentarono: l’orco seduto sul dondolo in veranda e  Alice in braccio.
Intanto Paolo, Kevin e Frida aiutavano a sparecchiare.
-         Noiosi poi questi mostri. Pensano solo a bere e mangiare! – esclamarono i ragazzi, osservando i corpi afflosciati su sedie e divani in giro..
-         La mia pozione è stata efficace. – disse tra sé  Mafalda – Ma forse ho sbagliato qualcosa, questi continuano a dormire…
-         La mia pozione è stata efficace – disse tra sé Paolo. – Ma non avrò  esagerato con la dose? Non si svegliano più.
Dracula il vampiro cominciò a sbadigliare e a stiracchiarsi.
-         Che mangiata! I tuoi agnolotti sono sempre speciali, Mafalda… -  poi cominciò a osservare le macchie rosse sulla camicia, e si guardò intorno: vide dei puntini rossi sul collo di Alice -  Che strano, non ricordo nulla, sarà il barolo, ho bevuto troppo…
Alice aveva cercato di opporsi a quei segni rossi che il fratello  le aveva fatto col rossetto di Mafalda, e non voleva la cipria bianca che la rendeva così esangue. Diceva: -  Uffa, sempre io!  Non poteva prestarsi Frida per una volta?
-         Speriamo non senta il profumo del succo… comunque il colore è perfetto. Succo di ciliegia. Zitti, sentiamo cosa dice… -  Kevin posò i piatti, e si avvicinò al vampiro, seguito da Paolo e Frida.
-         Che bel rosso,  e che buon profumo questo nettare! Che senso di benessere! Mafalda, sei ineguagliabile! Se ti chiedessi di mettermi da parte una bottiglia?
-         Ma certo, ti ho già preparato un cestino.  Come dici? Che roba è? C…ci come ciliegia, no, non è il gruppo sanguigno, poi ti spiego.
-         Ma cos’è questa luce? E’ l’alba? Devo fuggire…dov’è il cestino?

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