Alice aveva ascoltato con attenzione la storia
dell’orco. Le sue palpebre stavano finalmente per chiudersi.
-
Ma… tu non sei
diventato un topolino?
-
No, mi vedi. Ma
la fiaba deve aver un lieto fine.
-
Ma non poteva
avere un lieto fine… che tu facevi giocare la bambina, come stasera. E le facevi
prendere la luna e le stelle, e facevi la giostra…
-
Forse, ma l’orco
della fiaba è cattivo, non fa giocare i bambini.
-
Pensavo fossi tu.
-
No, non ero io -
rispose serio l’omone.
E così si addormentarono: l’orco seduto sul dondolo in
veranda e Alice in braccio.
Intanto Paolo, Kevin e Frida aiutavano a sparecchiare.
-
Noiosi poi questi
mostri. Pensano solo a bere e mangiare! – esclamarono i ragazzi, osservando i
corpi afflosciati su sedie e divani in giro..
-
La mia pozione è
stata efficace. – disse tra sé Mafalda –
Ma forse ho sbagliato qualcosa, questi continuano a dormire…
-
La mia pozione è
stata efficace – disse tra sé Paolo. – Ma non avrò esagerato con la dose? Non si svegliano più.
Dracula
il vampiro cominciò a sbadigliare e a stiracchiarsi.
-
Che mangiata! I
tuoi agnolotti sono sempre speciali, Mafalda… - poi cominciò a osservare le macchie rosse
sulla camicia, e si guardò intorno: vide dei puntini rossi sul collo di Alice -
Che strano, non ricordo nulla, sarà il
barolo, ho bevuto troppo…
Alice
aveva cercato di opporsi a quei segni rossi che il fratello le aveva fatto col rossetto di Mafalda, e non
voleva la cipria bianca che la rendeva così esangue. Diceva: - Uffa, sempre io! Non poteva prestarsi Frida per una volta?
-
Speriamo non
senta il profumo del succo… comunque il colore è perfetto. Succo di ciliegia. Zitti,
sentiamo cosa dice… - Kevin posò i
piatti, e si avvicinò al vampiro, seguito da Paolo e Frida.
-
Che bel
rosso, e che buon profumo questo
nettare! Che senso di benessere! Mafalda, sei ineguagliabile! Se ti chiedessi
di mettermi da parte una bottiglia?
-
Ma certo, ti ho
già preparato un cestino. Come dici? Che
roba è? C…ci come ciliegia, no, non è il gruppo sanguigno, poi ti spiego.
-
Ma cos’è questa
luce? E’ l’alba? Devo fuggire…dov’è il cestino?
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