Telegiornale delle venti e
trenta
Al
telegiornale immagini mai viste:
Un
agente dei RIS in tuta bianca riferisce della composizione della crostata di
mirtilli. Ne esibisce una fetta un po’ schiacciata, decorata da ditate
infantili, sbocconcellata. Afferma preoccupato che altre porzioni dello stesso
dolce – e sottolinea: assolutamente identico -
sono state ritrovate nello zainetto dei bambini rapiti e nel cesto delle fanciulle pallide, sfuggite
ad un presunto vecchio maniaco – ed ecco, mostra nuovi reperti cellofanati.
E sotto lo sguardo scandalizzato del giornalista, che spiega i particolari dei due casi, l’agente
comincia a staccare dei pezzetti di
dolce e a portarli alla bocca. Dalla sua espressione si direbbe che la torta è…
squisita.
L’esame
della crostata fa parte di un caso intricatissimo, anzi di una serie di casi
misteriosi… Il primo è il rapimento di due bambini, anzi tre, anche se del terzo nessuno aveva denunciato
la sparizione… ma ci sono tracce anche
di un quarto... E poi è venuto alla luce
il caso delle “pallide fanciulle” - così ormai vengono chiamate da tutti per
via della pelle eterea, che sembra non conoscere il sole. - Al loro ritrovamento
erano spaurite, mostravano i segni delle percosse subite e dei ferri che le
avevano immobilizzate. Le loro
spiegazioni erano incomprensibili, parlavano un italiano arcaico, e ancora non
si era trovato un traduttore all’altezza. Non si sapeva da dove venissero, e a
distanza di giorni non erano state neppure ancor identificate. Il mistero aveva
amplificato la popolarità di questo secondo evento, tanto da far quasi
dimenticare il rapimento dei bambini appartenenti a una nota famiglia della
città. La torta che accomuna i due casi rappresenta il mistero più assurdo. E
tante altre stranezze erano capitate in
giro ultimamente. Si erano visti orchi,
vampiri, streghe, un musicista impazzito, un rospo innamorato… E che dire
dell’assurdo identikit della cosiddetta “strega”, guardiana dei bambini
prigionieri, che raffigurava un’attrice dimenticata degli anni ’60, certa Gina
Lollobrigida? Poteva esserci un qualche oscuro nesso tra queste assurdità? Si
trattava di manifestazioni di follia collettiva? E l’opinione pubblica si
aspettava dalle forze di polizia e dalle autorità una spiegazione logica…
Il
giornalista definisce il caso come oscuro, irreale, di più…
Fiabesco.
Osserva
inoltre che, al di là di tutto, la crostata è molto buona: fragrante, leggera…
mmmmmm… spettacolare.
Il giornalista concorda a questo punto con l’agente.
Mai mangiato niente di così squisito. Annuisce con la bocca piena.
Crostata di mirtilli
Ingredienti
Per il pan di spagna:
4 uova
1 hg di fecola
1 hg di zucchero
1 cucchiaino di lievito
Una bustina di vanillina
Per la crema: una tazza di latte, 2 cucchiai di
zucchero, uno di farina, un tuorlo,
scorza di limone
Per la copertura: frutta a scelta
Preparato per gelatina (facoltativo)
Montare i bianchi a neve ben ferma. Aggiungere i tuorli e sbattere. Aggiungere poco per volta zucchero, fecola,
vanillina e lievito. La torta deve risultare
non molto alta, 2 o 3 centimetri.
Mentre la torta cuoce in forno, preparare della crema,
con zucchero, tuorlo d’uovo, farina, latte e scorza di limone, addensando a
fuoco moderato; bollire per pochi minuti. Bastano pochi cucchiai di crema per
far aderire la frutta alla base.
Preparare la frutta: mirtilli, o fragole, o uva…:
cospargere con zucchero, limone e un po’ d’acqua.
Inzuppare il pan di spagna con lo sciroppo formato
dalla frutta. Distribuire la crema e disporre la frutta. Coprire con la gelatina
(non indispensabile).
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