domenica 25 novembre 2012

Telegiornale delle venti e trenta



Telegiornale delle venti e trenta

Al telegiornale immagini mai viste:
Un agente dei RIS in tuta bianca riferisce della composizione della crostata di mirtilli. Ne esibisce una fetta un po’ schiacciata, decorata da ditate infantili, sbocconcellata. Afferma preoccupato che altre porzioni dello stesso dolce – e sottolinea: assolutamente identico -  sono state ritrovate nello zainetto dei bambini rapiti e  nel cesto delle fanciulle pallide, sfuggite ad un presunto vecchio maniaco – ed ecco, mostra nuovi reperti cellofanati.
E  sotto lo sguardo scandalizzato del  giornalista, che  spiega i particolari dei due casi, l’agente comincia a staccare dei pezzetti  di dolce e a portarli alla bocca. Dalla sua espressione si direbbe che la torta è…  squisita. 

L’esame della crostata fa parte di un caso intricatissimo, anzi di una serie di casi misteriosi… Il primo è il rapimento di due bambini, anzi tre,  anche se del terzo nessuno aveva denunciato la sparizione…  ma ci sono tracce anche di un quarto...  E poi è venuto alla luce il caso delle “pallide fanciulle” - così ormai vengono chiamate da tutti per via della pelle eterea, che sembra non conoscere il sole. - Al loro ritrovamento erano spaurite, mostravano i segni delle percosse subite e dei ferri che le avevano immobilizzate.  Le loro spiegazioni erano incomprensibili, parlavano un italiano arcaico, e ancora non si era trovato un traduttore all’altezza. Non si sapeva da dove venissero, e a distanza di giorni non erano state neppure ancor identificate. Il mistero aveva amplificato la popolarità di questo secondo evento, tanto da far quasi dimenticare il rapimento dei bambini appartenenti a una nota famiglia della città. La torta che accomuna i due casi rappresenta il mistero più assurdo. E tante altre stranezze erano capitate  in giro ultimamente.  Si erano visti orchi, vampiri, streghe, un musicista impazzito, un rospo innamorato… E che dire dell’assurdo identikit della cosiddetta “strega”, guardiana dei bambini prigionieri, che raffigurava un’attrice dimenticata degli anni ’60, certa Gina Lollobrigida? Poteva esserci un qualche oscuro nesso tra queste assurdità? Si trattava di manifestazioni di follia collettiva? E l’opinione pubblica si aspettava dalle forze di polizia e dalle autorità una  spiegazione logica…
Il giornalista definisce il caso come oscuro, irreale, di più…
Fiabesco.
Osserva inoltre che, al di là di tutto, la crostata è molto buona: fragrante, leggera… mmmmmm… spettacolare.
Il giornalista concorda a questo punto con l’agente. Mai mangiato niente di così squisito. Annuisce con la bocca piena.


Crostata di mirtilli

Ingredienti
Per il pan di spagna:
4 uova
1 hg di fecola
1 hg di zucchero
1 cucchiaino di lievito
Una bustina di vanillina
Per la crema: una tazza di latte, 2 cucchiai di zucchero, uno di  farina, un tuorlo, scorza di limone
Per la copertura: frutta a scelta
Preparato per gelatina (facoltativo)

Montare i bianchi a neve ben ferma.  Aggiungere i tuorli e sbattere.  Aggiungere poco per volta zucchero, fecola, vanillina e lievito.  La torta deve risultare non molto alta, 2 o 3 centimetri.
Mentre la torta cuoce in forno, preparare della crema, con zucchero, tuorlo d’uovo, farina, latte e scorza di limone, addensando a fuoco moderato; bollire per pochi minuti. Bastano pochi cucchiai di crema per far aderire la frutta alla base. 
Preparare la frutta: mirtilli, o fragole, o uva…: cospargere con zucchero, limone e un po’ d’acqua.
Inzuppare il pan di spagna con lo sciroppo formato dalla frutta. Distribuire la crema e disporre la frutta. Coprire con la gelatina (non indispensabile).

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