domenica 25 novembre 2012

Sono la strega



Io sono la strega,
la strega cattiva.
Non ce la faccio più.
Le cose che faccio non sono da strega.
Ho cucinato per i bambini, lavato, fatto la spesa,
e fin qui…
Ma ad un certo punto ho cominciato a cercare giochi nuovi per intrattenerli,
e letture interessanti.
A dar retta alle loro curiosità, ad ascoltarli,
e loro hanno cominciato a domandare,
ad aspettarmi,
a chiedere la mia presenza.
E io non ero abituata,
mi  sono fatta prendere.
Educatrice amica nonna…
Io sono la strega,
la strega cattiva.
Così proprio non va.
Nessuno forse saprà quel che succede qui,
ma lo so io.
E so bene che non va.
Proprio non va.
Domani devo fare un dolce per il compleanno di Kevin
e inventare una magia,
ché da me  un regalino qualunque non si aspettano certo.
E io da giorni mi crogiolo nel pensiero di una bella sorpresa.
Ora  devo preparare il pranzo,
poi aiutare Frida nei compiti,
e nel frattempo far imparare qualcosa di matematica a Paolo e Kevin,
che da troppo tempo mancano da scuola,
e non voglio certo vengano rimandati.
E tre gocce di coraggio a uno, e tre gocce di umiltà all’altro.
E dovrò tenere Alice in braccio
quando sarà stufa dei cartoni,
perché non vuole che dedichi attenzioni solo ai tre ragazzi,
lei sola non fa i compiti,
capricciosa gelosa viziata…
No, non sono la strega,
la strega cattiva.
Chi sono?
-         Mafalda…
Chi chiama?
-         Mafalda, non dormo…
Ti sei dimenticata di raccontarci una storia stasera.
Ci racconti di nuovo Biancaneve e la regina invidiosa?
Certo, Mafalda,
sono Mafalda.
I bambini semplificano.
Biancaneve, certo, ancora una volta.
-         Ma Alice, non la sai a memoria?
-         Forse… ma mi piace sentirla da te… 

1 commento:

  1. Non è propriamente una befana.E'una strega con crisi di identità...

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