L’unica
a rimanere sveglia era Regina, sì, la regina cattiva. Aveva davanti a sé il
piatto da portata del monte bianco, una montagna enorme di cui restava giusto
una spruzzata di neve-panna, e due bottiglie di moscato vuote. E la donna, che
i bambini ricordavano altera e superba, piangeva, innaffiando gli ultimi resti
di dolce alla panna. E il mascara rigava il bel viso.
-
Mafalda, ho
bisogno di sfogarmi! Ascoltami! Di te mi
posso fidare!
Mafalda
annuiva paziente.
-
Non posso
farcela! Non sarò mai così bella!
-
Come Biancaneve,
intendi?
- E chi se non lei!
Tutta la vita a confrontarmi con lei! Bella, gentile, fine e umile. Oh certo, umile!
-
Certo, si
sa, Biancaneve è… umile.
-
Uff, umile… tutte
arie che si dà… per essere superiore. Una bella e umile è … inattaccabile. E
poi semplice… Ma la semplicità fa più belle? Cos’è questa storia? Che c’entra
la semplicità con la bellezza?
-
Pensi che finga?
Regina
scrollò le spalle e poi riprese, con aria mesta.:
-
Ma no, certo! Ahimè, è proprio così come sembra. Poi… bella! Sarà! Hai visto la peluria… sì, i baffi?
-
No.
-
Una cosa
orrenda… e poi, che poca classe!
- Non ci ho fatto
proprio caso quando sono stata da lei per la mela…anzi, l’ho trovata deliziosa.
Regina
non riusciva a trattenere i singhiozzi:
-
Ti ci metti anche
tu? E io sono qui, povera me, trascurata da tutti, antipatica a tutti per via dell’invidia – che
poi, chi non è invidioso, è il vizio che accomuna tutti! – Se non fosse stato
per lei, con le sue arie da servetta, sarei la Bella Regina, la Grande Regina, non
la regina cattiva. E tutti mi amerebbero, mi adulerebbero e si sprofonderebbero
in inchini. Ma, a proposito, lei… dov’è? Sai niente tu? Ma sai che mi è venuta
un’idea… Avvicinati…
Regina
si mise a sussurrare all’orecchio di Mafalda:
-
Dai, basterebbe
un cucchiaio di un tuo sciroppo… Per te sarebbe uno scherzo da ragazzi! In un
attimo sparisce! Perché scrolli il capo? Ok, capito, non vuoi. Hai un’etica. E
poi la questione non c’entra con questa fiaba. Ok, non fa niente, mi
aggiusterò. Farò da sola, come al solito. Troverò un killer, ma un vero killer,
non come quel tontolone del guardacaccia…
-
Stai attenta,
Regina, guarda che cadi!
Regina,
mentre si confidava con Mafalda, aveva mangiato un’intera torta di nocciole, un
tiramisù e un semifreddo al caffè. Ingrassava a vista d’occhio. Il suo enorme
sedere stava debordando dalla seggiola. Sì sentì uno scricchiolio e… piombò rovinosamente
a terra. I ragazzi cercarono di aiutarla a risollevarsi, ma era come levitata:
era diventata così pesante non riuscirono a reggerla. Piangeva tanto per il
male, per l’umiliazione, per i dispiaceri che Biancaneve le dava, e forse anche
per il vino, che i ragazzi cercarono di consolarla portandole un enorme piatto
di profiteroles. Intanto Alice le asciugava le lacrime col suo fazzoletto
ricamato, e cercava di consolarla con qualche carezza appiccicosa. E Regina
volle rendere partecipe anche la piccola del suo dramma:
-
Lei è più bella,
più buona, più gentile, più….
-
Più?
-
Più fine, più
umile, più dolce, più…
-
Più?
-
Più… più tutto,
ecco.
-
Ah
-
E io soffro,
soffro tanto. E nessuno si cura di me…
-
Vuoi un po’ di budino
caramellato?
-
Budino
caramellato? A una regina così sofferente, budino caramellato? Massì dai,
giusto un assaggio.
E
in un attimo ripulì un altro piatto.
Piangendo sempre cospicuamente.
-
E’ salato questo
dolce. Buono, ma salato!
-
No Regina, sono
le lacrime, asciugale su!
Budino con gli amaretti
Ingredienti:
4 uova
Mezzo litro di latte
8 cucchiai di zucchero, più quello che
serve per il caramellato
Un cucchiaio di cacao amaro
Una busta di vanillina
4 amaretti
Sbattere le uova con zucchero mescolato
al cacao e alla vanillina. Aggiungere il latte e gli amaretti sbriciolati.
Preparare il caramellato mettendo sul
fuoco dello zucchero con un cucchiaio di acqua, in un pentolino. Si deve ottenere un caramello dorato
bruciacchiato, ma non troppo scuro. Versare nello stampo per forno e
distribuire. Versare il budino nello stampo e infornare per 40-50 minuti in
forno non troppo caldo (max 150 gradi).
Il budino dovrebbe essere in realtà
cotto a bagnomaria, ma la cottura in forno è più veloce e pratica.
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